14 Giu 2008

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Catania saluta Filippo Raciti

Catania saluta Filippo Raciti

La città di Catania ha dato oggi in Cattedrale l’ultimo saluto a Filippo Raciti, ispettore capo di P.S.La cerimonia, celebrata dall’Arcivescovo di Catania Mons. Gristina e dal nunzio apostolico Mons. Romeo, ha visto una folla copiosa ed attenta, sensibile e silenziosa, collocarsi dentro e fuori il Duomo di Sant’Agata, lungo le vie e le strade che conducono alla Cattedrale. Prima dell’inizio della cerimonia, che è coincisa per volontà dell’Arcivescovo Gristina e della vedova Marisa Grasso con il tradizionale Pontificale, lo stesso Arcivescovo aveva urlato: “Catania non rassegnarti!”.
I funerali di Stato sono stati celebrati alle 12, ora in cui il feretro, portato a spalla dai colleghi, ha raggiunto il Duomo, accompagnato da un applauso lungo, composto, sentito, commosso. Dietro la bara il piccolo Alessio teneva fra le mani i cappello del padre, cappello deposto sulla bara avvolta dal tricolore. “Come il Padre non ha abbandonato Agata nel momento del martirio, così Egli non abbandona la famiglia Raciti e la città di Catania in questo dolore” ha annunziato con tono di speranza Mons. Romeo durante l’omelia. Presenti i rappresentanti dello Stato: i ministri Amato e Melandri, il presidente della regione Totò Cuffaro, il leader di An, Gianfranco Fini, il senatore Enzo Bianco della Margherita, Casini, Rita Borsellino, Emanuele Filiberto di Savoia, il sindaco di Catania Umberto Scapagnini e quello di Palermo Diego Cammarata. Presente anche il procuratore generale di Catania, Tinebra e il capo della Polizia Gianni De Gennaro. Quest’ultimo, giunto a Catania, ha dichiarato “È un momento di grande dolore per tutti. Sono venuto per stare vicino ai miei uomini”.

Il Papa ha inviato un telegramma alla famiglia di Filippo Raciti, alla quale è “spiritualmente vicino”, per ribadire la sua “ferma condanna per ogni gesto di violenza che macchia il gioco del calcio” ed esortare a promuovere con “maggiore determinazione” il rispetto “per la legalità favorendo lealtà, solidarietà e sana competitività”. Vicino ai familiari e agli amici di Filippo Raciti anche il messaggio del Presidente Napolitano. Infine, al momento dei saluti, le parole di Fabiana Raciti, accompagnate dalle lacrime di chi sa di dover affrontare la vita con il dolore profondo generato da una mancanza terribile. Accanto a lei la vedova ha voluto ricordare l’ispettore capo Raciti con poche, semplici parole atte a far comprendere a tutti le qualità umane prima che di poliziotto del marito. Quelle parole riecheggiavano nel silenzio irreale di piazza Duomo. I volti delle forze dell’ordine descrivevano in quale misura tale evento abbia coinvolto le loro persone, in che modo un evento tanto tragico possa distruggere, impressionare, semplicemente commuovere. Fuori dalla Cattedrale il popolo era abbastanza scosso, composto si, ma spesso si vedevano uomini e donne, giovani e meno giovani asciugarsi qualche lacrima.
In piazza varie scritte fra cartelli e striscioni. Su uno di questi era scritto: “Catania dice no alla violenza.”
Angela Allegria
5 febbraio 2007

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