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Condanna di Carlo Ruta per stampa clandestina: depositata la motivazione
Depositata la motivazione della Sentenza emessa dal Tribunale di Modica che vede Carlo Ruta imputato del reato di stampa clandestina. In essa si condanna il giornalista ad una pena pecuniaria di 150 euro e al pagamento delle spese processuali che ammontano a 5000 euro.
Il giudice penale monocratico nella persona della D.ssa Patricia Di Marco, dopo aver fatto un excursus legislativo e giurisprudenziale in materia di stampa, ha impostato la questione sul termine adoperato dall’autore di Accadeinsicilia, “Giornale”. Nonostante Carlo Ruta stesso avesse chiarito in sede al processo che il termine “giornale” era stato usato impropriamente perché nella sostanza si trattava di un blog, ovvero di un “diario di documentazione civile”, il tribunale ha fatto leva sul requisito formale più che sulla sostanza delle cose equiparando per la prima volta in Europa un blog ad un giornale, per giunta quotidiano.
Ma il carattere della quotidianità non è stato provato pienamente, di conseguenza è essenzialmente il requisito formale a convincere il giudice che si tratta di un prodotto editoriale.
La sentenza fa molto discutere visto l’accanimento per non dire il clima persecutorio che coinvolge le vicende di Carlo Ruta, reo solo di diffondere la verità dei fatti della provincia in cui vive. Infatti negli ultimi mesi sono state inflitte allo storico ben quattro condanne a pene pecuniarie e risarcimenti complessivamente per 97000 euro.
Non bisogna dimenticare la professionalità ed il lavoro meticoloso di inchiesta svolto da Carlo Ruta il quale ha trattato e continua a trattare temi importanti legati ai poteri forti in Sicilia, inchieste che sono state trattate dal Tribunale modicano come “ulteriore conferma che quanto pubblicato dal Ruta sul sito in parola sia un prodotto editoriale”.
Ci si chiede oggi alla luce di una sentenza tanto discussa e discutibile quale sarà il destino della informazione in rete, che fine faranno i blog, che sorte subirà l’articolo 21 della Costituzione ossia la Libertà di Espressione?
È lecito fornire uno strumento tanto efficace a chi vuole non solo imbavagliare la stampa ma addirittura far tacere chi crede nel proprio lavoro?
Angela Allegria
3 settembre 2008
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