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Due gruppi, tre emittenti forti e molti outsiders
Video Mediterraneo, ammiraglia del Gruppo Editoriale Mediterraneo di cui è direttore generale Carmelo Carpentieri, è presente sul territorio dal 1980. Ad oggi comprende due reti terresti, Video Mediterraneo e Mediterraneo Due, un canale digitale, Mediterraneo Sat, due emittenti radiofoniche, Radio Mediterraneo e Radio Solaria.
Direttore di rete è Girolamo Carpentieri, direttore VM TG Katjuscia Carpentieri.
La seconda, nata a Siracusa nel 1977 da una costola di Radio Regione per l’iniziativa di un gruppo di imprenditori e commercianti, è stata acquistata nel 2005 dal Gruppo Minardo (amministratore delegato è Raimondo Minardo) che ha portato un’aria di cambiamento sia nella programmazione che nella struttura, partendo innanzitutto dallo spostare la sede a Modica. Nel 2007 e nel 2009 ha ottenuto il secondo posto per il Miglior Palinsesto delle Tv Locali sezione Italia.
Oggi il gruppo conta ben tre emittenti, Video Regione, Blu Tv e Video Scicli. Direttore di rete è Elena Barrano, direttore del Tg Salvatore Cannata.
All’interno di questo panorama abbastanza competitivo si inserisce Video Uno, appartenente ad Enzo ed Angelo Carpentieri, giovane emittente che ha intrapreso una strada autonoma rispetto all’ex casa madre Video Mediterraneo. Il direttore di rete di Video Uno è Daniele Zagara, il direttore del Tg è Luca Bonina.
Allargando lo sguardo all’interno della Provincia di Ragusa, possiamo notare il telegiornale di Tele Iblea, con i monologhi del direttore Mario Papa, pronto ad opinare su qualunque argomento, e a raggio meno diffuso i tg di Telenova, Freetv ex Tele Comiso, E20 di Vittoria.
La sfida dei prossimi anni è data dalla televisione regionale e dal passaggio al digitale. Su quest’ultimo pare che non ci siano problemi: nel 2012 sia Video Mediterraneo che Video Regione avranno quattro canali digitali con offerta variegata.
Per quanto riguarda la televisione regionale le due antagoniste si dividono: Video Regione le dedicherà un intero canale digitale, aumentando le redazioni e la presenza sul territorio, Video Mediterraneo, invece, punterà su quattro distinte aree tematiche, quattro indirizzi diversi e quattro produzioni diverse, accomunate dal legame col territorio. Sembra che al momento al direttore Carmelo Carpentieri non interessi puntare sulla tv regionale e motiva questa scelta affermando a La Verità: “La tv è cambiata, è valida se nel territorio. Solo la Rai può fare un discorso regionale, tutte le altre non possono essere attenzionate da tutta la Sicilia perché ogni spettatore deve rivedersi nell’emittente che deve sentire sua, altrimenti per quale motivo dovrebbe guardarla?”
I diversi punti di vista dei rispettivi direttori, completamente antitetici, accresce la curiosità di conoscere quanto prima in che misura si punterà all’informazione, ma per le anticipazioni le informazioni al momento sono blindate.
Questo l’ambizioso progetto delle due reti maggiori.
Video Uno, invece, rete ancora giovanissima, punta su due cavalli vincenti: amplificare il segnale e rafforzare il palinsesto sia dell’informazione (offendo più edizioni del tg rispetto alle 2 ad oggi previste e maggiori edizioni flash che si sussegueranno sia di notte che di giorno) sia dei programmi di approfondimento.
Come ci ha anticipato il direttore, Luca Bonina, “Sarà ripristinata la rassegna stampa con ospiti in studio e, tramite il rafforzamento degli strumenti tecnici, si darà vita a qualcosa di nuovo, di particolare, di diverso”.
Telenova, invece, i cui tg presentano la particolarità di andare in onda senza lettore, ma solo con servizi che inquadrano la realtà locale e danno voce alle persone comune e alle associazioni, riconfermerà la sua impostazione per il futuro, puntando su maggiori approfondimenti e riproponendo l’archivio storico in “Come eravamo”.
Il telegiornale di Free Tv è dedicato solo alle città di Comiso, Vittoria e Ragusa. L’obiettivo per il futuro è quello di “crescere e diventare una tv provinciale”, il che implica in ogni caso il passaggio al digitale terrestre nel 2012 e il potenziamento dell’informazione da estendere agli altri comuni della provincia Iblea.
Tele Iblea è già passata in digitale per quanto riguarda la zona dell’Ipparino e nel 2012 passerà completamente al digitale, puntando su maggiore approfondimento. Il trasferimento totale sul digitale terrestre è legato al passaggio delle grandi emittenti nazionali che in Sicilia dovrebbe avvenire proprio il prossimo anno.
A questo punto una domanda sorge spontanea: come sarà la televisione locale del futuro?
Non ci resta che aspettare e sperare che soddisfi le aspettative del pubblico!
Angela Allegria
11 giugno 2011
In La verità