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Eurochocolate: cioccolato e non solo
“Tutto ciò che è amaro può diventare dolce”: questo il titolo del cioccografato, concorso di fotografia, promosso dall’Associazione La Fara tenutosi in via Grimaldi 55.
Il concorso ha visto tre sezioni in gara: bianco e nero, colore e serie.
Chiara Barone, presidente dell’Associazione La Fara spiega a Modica Info: “Il concorso, nato per esprimere la nostra passione fotografica, si è collocato all’interno della manifestazione dell’Eurochocolate. Il tema è ampio: l’amaro e il dolce della vita, come si evince dalla foto del vincitore, una sequenza di immagini che rivelano un nuotatore diversamente abile.
Il fine che ci proponiamo è quello di puntare l’attenzione non solo sulla fotografia, ma su ogni tipo di arte.”
Come ci spiega, uno dei partecipanti al concorso, Fabio Parisi, “La passione per la fotografia si manifesta quasi per caso, all’improvviso”. E proprio in nome questa passione, forte ed intensa, Fabio realizza una foto in cui coglie una dolcezza celata da un telo rosso.
Primo premio della cioccolata innovativa al te nero al bergamotto alla Bottega solidale.
Piero Iemmolo, presidente della Cooperativa Sociale “Quetzal – La Bottega Solidale”, “Monica Meschini, chocotester, ha esaltato il cioccolato al te nero al bergamotto, ma ha lodato la superiorità del cioccolato alla manna, fuoriconcorso, definendolo al di sopra del concorso. Ma, al di là dei premi che ho voluto condividere con le ragazze del laboratorio, vere autrici del cioccolato, ciò che mi preme sottolineare è il messaggio che sta dietro l’attività, è la presenza dei veri protagonisti, i produttori di cacao.”
L’incontro fra il nord ed il sud del mondo. Senza di loro, senza di produttori di cacao della Repubblica Dominicana, di zucchero di canna della Costa Rica, di spezie (Chili, zenzero, cannella) dello Sri Lanka, di vaniglia dell’India, di caffè del Messico, delle confezioni del Mozambico, non sarebbe stata possibile la realizzazione del Quetzal.
Il messaggio è chiaro: la collaborazione fra gli abitanti dei c.d. Paesi del sud del mondo e coloro che vogliono cambiare le cose è possibile al di là della diversità di razza, cultura e tradizioni.
Appuntamento gastronomico con l’inaugurazione, sabato 25, di Cantasapori.
Un cantastorie ha narrato la storia di Carmelo e Concettina e la caponata imperiale, storia la quale conteneva al suo interno una vera ricetta di cucina.
Nata dall’iniziativa di un gruppo di professionisti i quali si propongono la promozione della cultura alimentare della Sicilia sud orientale con la collaborazione dello chef Peppe Barone, dello studio Paparetu, di Love Sicily.
Il progetto, il cui coordinamento è affidato a Peppe Barone, prevede l’apertura nel prossimo aprile di due corsi di cucina, volti a tutti gli appassionati di arte culinaria, e di cultura in genere.
Tutto ciò è possibile non prescindendo dal connubio fra paesaggio, barocco e sapori.
Si prevede per il futuro la realizzazione di una rete di famiglie residenti in case di campagna, fattorie, “bagli”, presso cui gli chef di Cantasapori possano dar vita alle proprie creazioni ed offrirle in degustazione a gruppi ristretti di turisti.
Angela Allegria
25 marzo 2007