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Francesco Baglieri ed il suo stile versatile
Artista dal tocco rapido ed intenso, lineare od obliquo, Francesco Baglieri sa rendere la natura nell’istante in cui la luce colpisce paesaggi o nature morte, immortalando sulla tela la luce.
Vero oggetto della sua pittura non sono paesaggi o nature morte, questi hanno funzione di supporto, protagonista è la luce, quell’immanenza impercettibile che dà colore alle cose.
Nei paesaggi le acquee riflettono le tonalità del cielo, ma non sono quelle: esse riecheggiano di roccia, di vegetazione, di natura.
Le rocce policrome sono raffigurate in un istante irripetibile, carattere questo che accomuna la pittura del Baglieri agli impressionisti francesi.
Il mare di Cirica sembra quasi congiungersi col cielo se non fosse per un lembo di costa, lontana, quasi impercettibile, che separa il mondo aereo da quello marino.
Luci ed ombre si intervallano in una sincronia perfetta, raffigurazione vera di ciò che la natura può creare.
Ma non è solo questa la pittura di Baglieri, il quale presenta uno stile versatile, capace di passare da una forma d’arte “impressionista” per la quale fa uso delle spatole che si muovono veloci sulla tela, all’uso del pennello sottile e preciso.
Nature morte tanto realistiche da sembrare vere, mettono in luce ciliegie luccicanti, acini tondeggianti e limpidi, angurie appetitose. Si tratta di una altra forma di pittura, più comune, che Baglieri usa solo per i suoi studi, ma a cui da aspetto con tocchi precisi e un disegno che definisce ogni singolo oggetto.
La sua tavolozza si riempie di colori sempre nuovi, chiari o scuri, ma sempre capaci di rendere la luminosità, il luccichio dei suoi soggetti. Nei suoi dipinti la presenza umana è rappresentata, da una casetta, piccola, rustica, semplice, che l’artista inserisce nel contesto senza porla in particolare rilievo quasi a voler mettere sulla tela una natura incontaminata, paesaggi autentici, sentiti lontano dall’uomo.
Angela Allegria
Ottobre 2009
In www.edizionibohemien.com