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Il volto buono di Tano Cariddi. Intervista a Remo Girone
Remo Girone, conosciuto dal pubblico soprattutto come Tano Cariddi, è spesso identificato come il cattivo dei film. La realtà è però molto diversa, tanto da poterlo definire l’attore buono che interpreta i ruoli da cattivo.
Attore di teatro, che definisce la sua grande passione, il suo grande amore, ha interpretato vari ruoli in film per il cinema e per la televisione.
Nato ad Asmara nel 1948, ha esordito nel cinema nel 1972 con il film Roma rivuole Cesare di Miklos Jancsò. Due anni più tardi Marco Bellocchio gli affida il ruolo di protagonista in Il gabbiano, presentato in concorso al Festival di Cannes.
Il grande successo arriva con La Piovra, che vede Remo Girone protagonista a partire dalla terza serie, sotto la regia di Luigi Perelli.
È vincitore nel 1988 del premio Flaiano, con La Piovra 4, tramite la quale ha vinto nello stesso anno il telegatto, dell’Efebo d’argento, con Il viaggio di capitan Fracassa di Ettore Scola nel 1990, del Premio Cinema e Società, con L’angelo con la pistola di Damiano Damiani nel 1991, di un altro telegatto nel 1994 con La Piovra 7.
Tra le interpretazioni teatrali ricordiamo Romeo e Giulietta diretto da Enrico D’Amato, Mirra, di Luca Ronconi, Oreste, di Peppino Patroni Griffi, Morte di un commesso viaggiatore, di Orazio Costa e Lo zio Vanja di Cechov, diretto da Peter Stein, che ha avuto grande successo e vinto il Festival Teatrale di Edimburgo.
Ma parliamone direttamente con lui.
D: Signor Girone, quali sono state le ragioni che l’hanno spinta a dedicarsi al cinema e alla televisione?
R: La mia non è una vera a propria scelta. Provengo da una scuola di teatro. Ho frequentato l’Accademia Nazionale di arte drammatica di Roma. Il teatro è la mia grande passione. Sono stato e sono tuttora un attore di teatro ma credo che un buon attore debba esprimere le proprie qualità attraverso tutti i mezzi, teatro, cinema, televisione, giornali.
D: In che misura il personaggio di Tano Cariddi ha influito sulla sua popolarità?
R: È stata la cosa più importante che ho fatto a livello popolare. Da un giorno all’altro tutti mi conoscevano nonostante fossi da tempo attore di teatro e nonostante avessi già interpretato vari film per il cinema e per la televisione.
Sono molto contento di essere stato protagonista della Piovra, serie televisiva di grande fortuna che tutti a distanza di quindici anni ancora ricordano perfettamente e sono sicuro che ricorderanno anche dopo la mia morte.
D: L’idea di essere considerato un “cattivo” in che misura la coinvolge?
R: Non ha influito molto sulla mia personalità, sono e rimango sempre me stesso. I registi hanno scoperto che so interpretare bene il ruolo del cattivo e mi propongono spesso ruoli del genere, ma non solo quelli.
D: Cosa La attende per il prossimo futuro?
R: I progetti per il futuro sono vari: uscirà in inverno “Lungo viaggio verso la notte” per il teatro. Ho girato un film di Gianussi con mia moglie, Victoria Zinny e una puntata del “Commissario Rex” che usciranno nella prossima stagione.
D: Un Suo grande sogno da realizzare?
R: I miei sogni sono tanti, non mi soffermo su uno solo perché credo che l’uomo non possa mai smettere di sognare fino all’ultimo giorno della propria vita, altrimenti è come essere già morti.
Angela Allegria
12 maggio 2007
In www.7magazine.it