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Kabbaland: laboratorio sperimentale di un nuovo modello di civiltà
Intervista a Shazarahel
Shazarahel, artista e scrittrice israeliana, ma di nata in Italia, ha sin da bambina un grande sogno, un progetto di vita che sta realizzando per sé, ma soprattutto per creare un nuovo modello di civilità. Nasce così Kabbaland, un ecovillaggio e insieme un centro studi comparati fra scienza e Torah nei pressi di Gerusalemme, un progetto ambizioso a cui Shazarahel, con tenacia e caparbietà sta lavorando. Ma parliamone direttamente con lei.
Shazarahel, come nasce il Kabbaland Project e perché?
Il Kabbaland Project in realtà nasce nel 1979, quando, all’età di soli 7 anni, realizzai un vero e proprio progetto scritto ed illustrato del villaggio dei miei sogni.
Da bambina sognavo, come forse sognano tutti i bambini, di realizzare un paese felice in mezzo alla foresta, con le case sugli alberi. Un villaggio abitato da persone di tutte le razze, dove regna l’armonia e la pace. Un villaggio dove si vive in simbiosi con la natura e dove non esiste il denaro, né l’egoismo, né la cattiveria, ma l’amore e il mutuo scambio.
Negli anni il progetto del villaggio ha continuato a definirsi e a prendere corpo in maniera concreta: quel vecchio sogno di bambina, oggi è diventato il grande Kabbaland Project.
“La pace, lo Shalom, è lo scopo ultimo dello studio della Kabbalah e di tutto l’insegnamento rabbinico. Finché nel nostro mondo ci saranno ancora guerre, finché l’umanità permetterà che dei bambini vengano trucidati, vorrà dire che il nostro lavoro di Tikkun = Riparazione non è compiuto”. Questo è lo scopo di Kabbaland?
Il popolo ebraico ha avuto sin dai suoi albori un grande ideale da realizzare: un’epoca futura, la cosiddetta “era messianica”, in cui gli esseri umani vivranno insieme in pace, felici, senza malattie ed infermità, e liberi dall’incubo della morte.
Il popolo d’Israele si è sempre posto obiettivi ultimi molto elevati, ed essendo essi (a differenza di quelli più spirituali delle altre religioni) obiettivi terreni e molto concreti, si impegna personalmente a realizzarli. Dunque possiamo dire che quello della Pace universale è uno degli obiettivi cardine di tutto il pensiero ebraico. Il fatto che ancora il mondo sia insanguinato da continue guerre è segno che siamo ancora lontani dall’aver raggiunto questo obiettivo.
Kabbaland vuole contribuire a realizzare questo progetto ancestrale prima di tutto nella terra d’Israele e, conseguentemente, nel mondo intero.
In cosa si sostanzia il Suo progetto?
Kabbaland è un ecovillaggio che sorgerà nelle foreste intorno a Gerusalemme e fungerà da laboratorio sperimentale di un nuovo modello di società completamente alternativo al sistema mondiale attualmente in vigore, ormai desueto ed inefficace ad affrontare le sfide dell’era moderna. Il vecchio sistema, tutt’ora in vigore, è come un malato terminale in coma irreversibile che, con accanimento terapeutico, ci ostiniamo a tenere in vita mediante strumenti artificiali… la sua morte è tuttavia prossima, è solo una questione di tempo e il cambiamento di paradigma in atto si produrrà inevitabilmente, anche se non lo vogliamo.
Kabbaland vuole contribuire a far sì che questo cambiamento epocale avvenga in maniera graduale e più indolore possibile.
Il nuovo modello di società proposto da Kabbaland prevede la sostituzione del sistema monetario con un sistema di libero accesso alle risorse comuni (adottando in questo senso parte del Vinus Project del futurista Jacque Fresco) e il superamento definitivo del concetto di proprietà privata come movente di ingiustizia sociale. In questo modo il lavoro cessa di essere una forma di schiavitù per la sopravvivenza, e diventa strumento libero di espressione personale.
Ciò che differenzia questo tipo società dai tentativi storici proposti da diverse ideologie politiche come comunismo, socialismo e capitalismo globale, è che si tratta di un modello fondato sull’esaltazione e valorizzazione della diversità, intesa come ineguagliabile potenziale creativo: nel momento in cui le diversità vengono integrate in uno spirito di collaborazione armonico, non alimentano più la competizione o il livellamento di classi sociali distinte, ma diventano motore motivazionale per un miglioramento continuo delle condizioni di vita comuni. Giustizia ed uguaglianza non significano redistribuzione dei beni dei ricchi ai poveri, non significa rendere più poveri i ricchi e più ricchi i poveri, ma significa unire le forze per creare quel grado di abbondanza comune tale da rendere tutti ricchi e realizzati.
Cosa vuol dire cercare la pace fra la guerra?
Vuol dire che ogni essere umano desidera vivere una vita piena, appagante, felice. La guerra è la negazione di questo desiderio profondamente radicato nell’animo umano. La guerra è la più grande ingiustizia inventata dall’uomo. Oggi non possiamo più illuderci che le guerre che non scoppiano nel nostro paese o circondario non ci riguardino direttamente. Ormai viviamo nell’era del mondo globale, dove tutti siamo interconnessi. Il problema delle guerre nel Medio Oriente, della minaccia del fondamentalismo islamico, della miseria del terzo mondo ci riguarda tutti. Possiamo trarre beneficio da questo mondo solo quando i beni e le opportunità sono egualmente distribuiti.
Com’è oggi la situazione in Israele?
La situazione in Israele è molto difficile. Vivo qui da molti anni e anch’io, come tutti gli altri, ho subito diverse guerre e assisto impotente ad un ininterrotto ed inutile spargimento di sangue. Ci troviamo in un vicolo cieco, sembra che da questa situazione di conflitto non si sappia come venir fuori. Soluzioni diplomatiche e politiche sembrano non esserci, e i sentimenti diffusi sono un po’ di delusione, di mancanza di fiducia e di speranza per un futuro migliore. Kabbaland vuole contribuire a dare una svolta radicale, si propone come un percorso risolutivo dei problemi che sono alla radice dell’odio e dell’intolleranza. Siamo convinti che i concetti base della Kabbalah ebraica, applicati alla società, apportino soluzioni assolutamente rivoluzionarie ed innovatrici allo scandalo delle diverse religioni in perenne opposizione e ai gravi problemi che ci affliggono.
È possibile coniugare due concetti apparentemente antitetici come scienza e mistica?
Certo! Insieme ad una equipe di medici, ricercatori e scienziati nel 2012 ho fondato la rivista Madaat che ha proprio come vocazione quella di mostrare come sempre più la direzione dei nuovi percorsi terapeutici miri ad integrare ai postulati della scienza moderna la conoscenza degli antichi saperi esoterici veicolati dalla spiritualità e dalle religioni. Non c’è avvenire senza integrazione del passato. Non possiamo evolvere senza aver fatto tesoro dell’eredità culturale consegnataci dalle precedenti generazioni. Le religioni sono solo l’apparato esterno ed istituzionale di un’antica sapienza collettiva accumulata nei millenni.
Cosa propone per il futuro di Kabbaland? E per la sua terra?
Quello a cui assistiamo oggi è il conflitto fra il mondo laico occidentale e il mondo religioso orientale. Il moderno Stato d’Israele, corpo laico di stampo occidentale geograficamente collocato all’interno del mondo arabo medio-orientale, con la sua cultura plurima ed eterogenea, costituisce la cerniera e il punto d’incontro di questi due poli: Oriente ed Occidente, laicità e tradizione, scienza e religione, passato e futuro. Finché Israele si trova in stato di guerra con gli stati arabi limitrofi, ciò costituirà un pericolo permanente per l’intero equilibrio mondiale. Risolvere questo conflitto deve diventare una priorità assoluta di tutto il mondo occidentale.
Per questo invito anche tutte le personalità di spicco del panorama italiano a contribuire alla realizzazione di questo progetto che, fra le tante altre cose, potrebbe anche assurgere a ruolo diplomatico di mediazione nel delicato processo di dialogo fra il mondo occidentale e il mondo arabo, qui direttamente sul terreno. Colgo l’occasione per invitare tutti alla conferenza che terrò ad Assisi domenica 15 febbraio, presso la sede della CCCi: per la prima volta il progetto Kabbaland verrà presentato ufficialmente. Chi fosse interessato, può rivolgersi direttamente alla segreteria (Viale Umberto I n° 31 – Assisi, Telefono: +39 075 8155288+39 075 8155288).
Chi è Shazarahel?
È un’artista e scrittrice israeliana d’origine italiana, nata nel 1973 a Torino, città dove ha anche conseguito i suoi studi artistici.
Dal 1994 ad oggi, si è consacrata allo studio dei testi sacri dell’ebraismo, in modo particolare di quelli kabalistici dai quali ha tratto ispirazione per le sue opere d’arte, fino a dare vita ad un nuovo stile artistico, la Kabbalart, che coniuga i messaggi più sublimi della Kabbalah ebraica con l’arte.
Nel 2004 si è trasferita in Israele, a Gerusalemme.
Nel 2006 l’Istituto del Tempio di Gerusalemme commissiona a Shazarahel la sceneggiatura per un film fiction sul tema della ricostruzione del Terzo Tempio. Dal 2006 al 2007 lavora alla stesura della sceneggiatura e dello storyboard del film Arba Banim, che successivamente verrà ribattezzato The end of Israel.
Dal 2007 al 2008 realizza tre immense tele per la Yeshivà Or Menahem di Kiryat Arba.
Nel 2008 realizza, in qualità di regista, il cortometraggio Il saggio e il semplice insieme ad un gruppo di adolescenti con problematiche sociali e psicologiche.
Il 22 giugno 2010 riceve dallo Stato d’Israele due riconoscimenti, accompagnati da finanziamenti, come “artista d’eccezione”.
Il 23 ottobre 2011 riceve il Primo Premio del “Concorso Letterario in memoria di Lorenzo Cresti”, con la poesia Riavvolgere il Nastro.
Nel 2011 pubblica il libro DNA ebraico, Genetica e Kabbalah, oggi già alla sua quarta edizione.
Nel 2012 Shazarahel, insieme ad una equipe di medici, scienziati e ricercatori, fonda la rivista Madaat, spazio aperto ad ogni tipo di studi scientifici di frontiera e di medicina alternativa e di studi comparati di Torah e di altre dottrine mistico-religiose.
Nel 2013 esce la versione francese di DNA ebraico, ADN juif, Genetique et Kabbale, e pubblica il suo secondo libro: Il cibo oltre la materia, i segreti kabbalistici della cena pasquale ebraica.
Il 9 giugno 2013 Shazarahel presenta il suo libro al Festival du livre de Nice.
Nel 2014 pubblica in versione e-book i primi tre volumi di una grande raccolta fotografica: Israele nei particolari.
Oggi lavora ad un grande progetto: la costruzione di Kabbaland, un ecovillaggio e un centro di studi comparati fra scienza e Torah nei pressi di Gerusalemme.
Shazarahel tiene seminari di studio in Italia, in Francia e in Israele.
http://www.kabbaland.com/ART/#home
Angela Allegria
9 febbraio 2015