2 Feb 2015

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La prof.ssa Paola Pelagatti a Ragusa per parlare di Luigi Bernabò Brea

La prof.ssa Paola Pelagatti a Ragusa per parlare di Luigi Bernabò Brea

Si è aperto con la conferenza della prof.ssa Paola Pelagatti, Accademico dei Lincei, il corso di introduzione alla Preistoria della Sicilia “Omaggio a Luigi Bernabò Brea”.

Il corso, che durerà fino ad aprile 2015, è organizzato dall’Archeo Club di Ragusa in collaborazione con il Museo Regionale di Kamarina e il Centro Servizi Culturali e prevede sette incontri di approfondimento sull’archeologia preistorica relativa in particolare ai siti della Sicilia Sud Orientale.

Il primo seminario, tenutosi il 27 gennaio, dal titolo “Luigi Bernabò Brea. Il Soprintendente e lo a studioso” ha visto larga partecipazione di pubblico.

Dopo i saluti del presidente Enzo Piazzese, una breve introduzione a cura del direttore del Museo di Kamarina Giovanni Distefano, il quale ha voluto condividere la sua ammirazione verso un vero Maestro, “Il soprintendente che tutti chiamavano il Professore” e i suoi ricordi legati alla umiltà e alla semplicità del suo modo di fare.

Subito dopo a relazionare è stata la prof.ssa Paola Pelagatti, già ordinario di archeologia e storia dell’arte antica, successore di Luigi Bernabò Brea alla guida della Soprintendenza archeologica per la Sicilia Orientale.

La prof.ssa Pelagatti ha condiviso i suoi ricordi, il lavoro che ha svolto fianco a fianco con Bernabò Brea, definito “il più grande studioso della preistoria siciliana”.

La sua opera maggiore, “La Sicilia prima dei Greci”, costituisce un vero e proprio manuale di archeologia. Esce per la prima volta in Inghilterra nel 1957, un anno dopo in Italia e in Germania e nel 1962 in Spagna: un grande successo per un’opera puntuale ed approfondita, frutto dello studio che Bernabò Brea ha svolto per riordinare la preistoria siciliana.

I ricordi sono andati al Museo Archeologico Eoliano, opera del grande Maestro, sua nella concezioni, nell’idea, nell’ubicazione, nella cura di ogni dettaglio. Il metodo di lavoro del grande studioso genovese, morto nel 1999 a Lipari, terra nella quale è sepolto, era quello di un giovane che si apprestava a curare ogni particolare, ogni dettaglio, pronto a mostrare al direttore il suo eccellente e minuzioso lavoro.

Grande era la cura spesa nella stesura delle sue schede. A tal proposito la prof.ssa Pelagatti ha mostrato alcune schede, inedite, stese dal Maestro e riguardanti il sito di Kamarina. Si tratta di ben 51 schede preparatorie, scritte a mano dal prof. Bernabò Brea e che la Pelagatti ha ritrovato e ha annunciato di voler donare al Museo Archeologico di Kamarina.

Gli scavi di Poliochni nell’Egeo Nord Orientale e la scoperta di una parure di gioielli completa durante i controlli eseguiti dal Professore sugli scavi effettuati negli anni Trenta dalla Scuola Archeologica Italiana e che non avevano avuto pubblicazione, la relazione fatta all’interno del Convegno di Numismatica tenutosi a Napoli nel 1975, nella quale il Professore illustrò di aver individuato ben 22 siti siciliani, da Morgantina a quelli minori, che battevano moneta, la passione giovanile per l’arte pittorica giapponese Ukiyoe: questo e tanto altro era Luigi Bernabò Brea, definito da Giovanni Distefano “uno scienziato della archeologia, il più moderno positivista della storia archeologica italiana”.

Angela Allegria
28 gennaio 2014
In Gazzetta Ragusana

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