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La proposta di Raffaele Lombardo
“La vicenda dei precari dell’Asp 7 di Ragusa, che sembrava destinata a chiudersi con gli appalti a ditte esterne si riapre improvvisamente con una nuova soluzione prospettata dalla Giunta regionale e soprattutto dal presidente Lombardo che, dando ascolto alle intensioni dell’Assessore alla Sanità, ha fortemente voluto tutelare i lavoratori locali perché già presenti negli ospedali, già conosciuti e con molta esperienza. Abbiamo sempre sostenuto con forza e lottiamo per una Sanità meno burocratica e più umana e vicina a chi sta veramente male. Questo dovrebbe essere veramente la Sanità, non un giro di affari che, come oggi, la stanno portando al collasso totale per via dei reparti senza personale, dei negati riposi e delle negate ferie per i pochi che lavorano. Auspichiamo che questa vertenza si concluda al più presto e che non si giochi più con la nostra dignità ed il nostro futuro, altrimenti lo scontro si inasprirà ed è ciò che noi non vogliamo perché il nostro obiettivo è solo quello di lavorare e vivere con dignità. Vogliamo essere fiduciosi che stavolta sarà quella buona e che alle parole seguano i fatti”.
Le parole di Giampiero Drago, Segretario del Comitato per la tutela del lavoro degli ausiliari specializzati della Provincia di Ragusa, si riferiscono alla proposta fatta dal presidente Raffaele Lombardo di indirizzare i precari dell’Asp 7 di Ragusa, ausiliari specializzati, addetti alla manutenzione e cuochi, all’interno della Multiservizi regionale. Per attivare ciò è necessaria una convenzione fra l’Asp 7 e la Multiservizi Srl.
La proposta è stata accettata dai lavoratori che ormai da diversi mesi continuano la loro protesta perché hanno visto affidato il proprio lavoro a ditte esterne.
Per mesi, nonostante il freddo, la pioggia e la neve, nonostante i continui viaggi fra Ragusa e Palermo, fra la Direzione Generale dell’Asp di Ragusa e l’Assessorato alla Sanità di Palermo e la Presidenza della Regione, nonostante la tenda fissa per 39 giorni in piazza Igea, le manifestazioni ed i sit-in, si erano ottenute solo le chiamate per l’anno in corso, ma poi ognuno sarebbe dovuto tornare a casa propria.
Adesso, coscienti che non si possa più andare avanti con l’affidamento temporaneo a ditte esterne mediante scritture private, ma bisogna procedere alla gara pubblica, con la partecipazione di qualunque ditta, anche esterna alla Sicilia, ritorna alla mente delle Istituzioni regionali e dei deputati dell’Ars la protesta dei precari di Ragusa, coloro che, chi da dieci, chi addirittura da quindici anni, hanno lavorato all’interno dell’Azienda Sanitaria Locale e da mesi chiedono che venga ristabilito il loro diritto al lavoro.
Così Lombardo fa una proposta interessante che viene subito accolta, ma con la condizione che venga monitorata da parte dei sindacati.
“L’importanza della proposta – precisa Angelo Tabbì, responsabile provinciale del dipartimento Sanità della FP-CGIL – è stata evidenziata sia dal segretario generale della FP CGIL Sicilia Palazzotto che dal segretario generale della CGIL di Ragusa, Avola, annunciando che l’intera CGIL sorveglierà e si adopererà ad evitare che la proposta non sia solo una proposta elettorale invitando tutti a mantenere la massima mobilitazione”.
E adesso aspettiamo gli ulteriori sviluppi!
Angela Allegria
Giugno 2011
In Il clandestino con permesso di soggiorno
Foto di Giovanni Provvidenza