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Massimo Dapporto di scena a Modica. L’appartamento apre la stagione di prosa del Garibaldi
Amore o carriera? Questo il dilemma che si presenta a C.C. “Bud” Buxter, protagonista de “L’appartamento”, di Billy Wilder e I.A.L. Diamond, il cui adattamento a cura di E. Erba e M. Dapporto e per la regia di Patrick Rossi Gastaldi ha inaugurato la stagione 2010/2011 della Fondazione Teatro Garibaldi di Modica.
Subito la presentazione ironica del protagonista interpretato da Massimo Dapporto, un uomo che per compiacere i superiori, prestava loro il suo appartamento per incontri galanti. Una commedia basata sugli equivoci, nella quale l’animo umano è scrutato nella sua profondità, per coglierne con sarcasmo gli aspetti più intimi legati all’illusione, all’opportunismo, ma anche all’amore che può sbocciare quasi per caso.
Anche le due donne (sulla scena una dolcissima Benedicta Boccoli e una brillante Rossana Bonafede) hanno una visione diversa della vita e dell’amore: entrambe illuse e disilluse dall’universo maschile, combattono la loro solitudine in maniera diversa, chiudendosi in se stessa una, cercando “compagnia” l’altra.
Ed infatti è la solitudine umana il tema centrale dell’opera, stato che si evidenzia in un mondo nel quale la convenienza e la carriera diventano i fattori principali dell’esistenza umana, nel quale la differenza fra “piglioni” e “pigliati” è, purtroppo, alla base della società.
Sembra non esserci redenzione e questo porta i personaggi a chiudersi ancora di più in se stessi, scorgendo solo alla fine il barlume dell’amore che, come sempre, risolve tutto.
In conclusione Massimo Dapporto ha voluto fare un saluto alla città ed un ringraziamento al Sovrintendente Giorgio Pace e al direttore artistico Andrea Tidona e ai privati che “subentrano allo Stato quando questo è latitante” nel sostegno della cultura.
Angela Allegria
Gennaio 2011
In Il clandestino con permesso di soggiorno