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Notte da campioni a Modica
Anche Modica, come tutte le altre città d’Italia, ha sofferto, tenuto duro per 120 minuti, e gioito alla fine per gli azzurri.
Cosa è successo a Berlino riecheggia già nella storia del calcio mondiale, ciò che è accuduto in questo centro ibleo merita di essere menzionato.
I modicani, acuti sostenitori dei “nosti” calciatori, si sono riversati in piazza Matteotti, punto di ritrovo per eccellenza, per seguire la partita prima e per festeggiare dopo.
Il Popolo modicano, il Popolo italiano unito unito da una grande passione: l’Italia. La cornice barocca ha vestito il tricolore. In essa piccoli e grandi, giovani e meno giovani, tutti in una parola hanno potuto vantare la propria cittadinanza italiana sventolando le bandiere rosso bianco e verde e cantando l’inno di Mameli. Una vera soddisfazione per gli eroi del Risorgimento!
L’ultimo rigore. Grosso. Gooool! Da quel momento si è scatenata la gioia, l’entusiasmo ha preso il sopravento, la tensione accumulata durante quei fatidici 120 minuti e poi ai rigori si è manifestata in tutta la sua potenza e la parola “Gol” ha riempito la Cava, si è sparsa sopra i quattro colli ed è voltata oltre di essi aggiungendo chissà quali mete.
“Campioni del Mondo per la quarta volta dopo 24 anni di digiuno!” ha esclamato un tifoso. Ed un altro: “Sono felicissimo! E’ la prima volta che vedo l’Italia vincere! E’ una gioia immensa!”
È in casi come questo che l’individuo può sentirsi parte di una collettività, creando con questa un legame inscindibile che ci auguriamo non sia solo momentaneo.
Angela Allegria
13 luglio 2006