13 Lug 2008
Posted by Angela | 0 Comments
Richiesta dei cittadini al Sindaco di Modica
Venerdì 12 ottobre 2007 si è riunito il Comitato Fomenta, Comitato spontaneo di cittadini, il cui portavoce è Piero Gugliotta, già distintosi per le sue battaglie per la riaffermazione sostanziale dei diritti dei cittadini.
In via Giardina è stata presentata alla stampa la petizione sul tema della carenza di informazione da parte del comune in occasione di casi di non potabilità dell’acqua e di tutte quelle situazioni che abbisognano di particolari cautele, come ad es. le disinfestazioni.
Tale petizione, rivolta al Sindaco di Modica, Piero Torchi Lucifora, sta già da qualche settimana ottenendo grande sostegno da parte dei cittadini e ha già visto l’adesione del Comitato degli Studenti e del Comitato dei Diritti del Cittadino.
Otto i punti che costituiscono la richiesta dei cittadini al Sindaco:
1) essere informati nel più breve tempo possibile; (non è possibile aspettare i tempi di stampa di un quotidiano o la programmazione dei tg, perchè nel frattempo i cittadini usano acqua non potabile!);
2) l’affissione di locandine e manifesti nelle zone interessate, con traduzione in inglese, francese, arabo (e cinese, è stato aggiunto in sede di conf. stampa) delle parti più importanti;
3) l’invio di circolari alle scuole e alle organizzazioni di categoria (per informare i gestori di bar, ristoranti etc.);
4) la diffusione tramite auto munita di altoparlante per tutta la durata del problema;
5) la chiusura delle fontane pubbliche nelle zone interessate;
6) di essere messi al corrente delle misure da adottare per sanificare serbatoi e cisterne che hanno accumulato acqua inquinata;
7) di attivare qualsiasi altra forma di comunicazione utile ad informare tutta la cittadinanza sia nella fase di emissione che di revoca dell’ordinanza;
8) di estendere queste forme di comunicazione più efficaci e capillari a tutte le situazioni di emergenza. (o che abbisognano di particolari cautele).
1) essere informati nel più breve tempo possibile; (non è possibile aspettare i tempi di stampa di un quotidiano o la programmazione dei tg, perchè nel frattempo i cittadini usano acqua non potabile!);
2) l’affissione di locandine e manifesti nelle zone interessate, con traduzione in inglese, francese, arabo (e cinese, è stato aggiunto in sede di conf. stampa) delle parti più importanti;
3) l’invio di circolari alle scuole e alle organizzazioni di categoria (per informare i gestori di bar, ristoranti etc.);
4) la diffusione tramite auto munita di altoparlante per tutta la durata del problema;
5) la chiusura delle fontane pubbliche nelle zone interessate;
6) di essere messi al corrente delle misure da adottare per sanificare serbatoi e cisterne che hanno accumulato acqua inquinata;
7) di attivare qualsiasi altra forma di comunicazione utile ad informare tutta la cittadinanza sia nella fase di emissione che di revoca dell’ordinanza;
8) di estendere queste forme di comunicazione più efficaci e capillari a tutte le situazioni di emergenza. (o che abbisognano di particolari cautele).
Il Comitato vuole ribadire la richiesta di informazione da parte dei cittadini, i quali spesso risultano disinformati appunto, informazione fondamentale soprattutto in materia di salute.
Angela Allegria
15 ottobre 2007