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Rifiuti: i problemi continuano
Alla manifestazione regionale contro il Piano Regionale dei Rifiuti e per la raccolta differenziata ed il riciclo tenutasi a Catania sabato 15 dicembre 2007 ha partecipato una rappresentanza dei cittadini dei comuni iblei e di esponenti di “Una nuova Prospettiva” di Modica.
Nella manifestazione è stata ribadita la contrarietà al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che presenta un’impostazione opposta alle direttive europee sulla gestione di rifiuti, così come recepita dal governo italiano mediante il decreto legislativo 22/97, noto come decreto Ronchi.
Si legge nel comunicato stampa diffuso da “Una nuova Prospettiva” firmato da Piero Paolino e Maurizio Pisana: “Mentre in Europa si individua nella formula delle 4 R (Riduzione, Riuso, Riciclaggio e Recupero) la pianificazione della gestione dei rifiuti, il Piano di Cuffaro pone al centro l’incenerimento dei rifiuti, prevedendo la costruzione di 4 mega Inceneritori (normalmente definiti “termovalorizzatori” per renderli più accettabili dai cittadini) nei siti di Augusta (SR), Bellolampo (PA), Casteltermini (AG) e Paternò (CT). Ogni inceneritore, per funzionare correttamente, deve bruciare una quantità di rifiuti pari a quella per cui è stato progettato, non una tonnellata di più, non una tonnellata di meno. Gli impianti siciliani sono pensati e dimensionati per bruciare oltre il 110% dei rifiuti prodotti nell’isola, con la logica conseguenza che in Sicilia dovremo importare rifiuti da altre regioni. Per la stessa ragione, mentre in tutta Italia il 35% è la soglia minima obbligatoria di raccolta differenziata, il piano siciliano prevede che sia il massimo, in modo tale da non privare il sistema degli inceneritori di rifiuti da bruciare”.
“Riscrivere il piano dei rifiuti – dice Rita Borsellino, la quale era presente alla manifestazione regionale– è essenziale non solo per la salute dei siciliani ma per una questione economica. Perché incentivare la raccolta differenziata ed il riciclo è un investimento in termini ambientali e occupazionali. La mia presenza qui è nel segno della coerenza con quanto affermo da anni e quanto insieme all’Unione e a migliaia di cittadini abbiamo scritto nel programma partecipato col quale mi sono presentata alle ultime elezioni”.
Secondo la Borsellino, “Così come sono stati progettati e con una raccolta differenziata ferma al 6 per cento i termovalorizzatori rappresentano una pericolosa cambiale in bianco per le prossime
generazioni. Inoltre tanti, troppi, sono gli aspetti anomali attorno alla costruzione di questi impianti sul fronte ambientale e delle procedure d’appalto mentre il governo regionale continua a
disattendere i contenuti della mozione del centrosinistra approvata in aula all’inizio della legislatura e che, tra l’altro, prevede lo stop alla costruzione degli impianti”.
Una battaglia che continua, portata avanti da politici, ambientalisti, liberi cittadini, uomini che lottano per avere un ambiente sano e pulito.
Angela Allegria
28 dicembre 2007