21 Lug 2011

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Simulare per prevenire

Simulare per prevenire

Risultato raggiunto per gli organizzatori dell’esercitazione “Contea 2011”, in una tre giorni che si è conclusa il 29 maggio scorso. Sono stati collaudati i soccorsi attraverso varie sollecitazioni che hanno impegnato i 193 volontari presenti.
L’evento, organizzato dall’A.V.C.M., Misericordia, Sentinelle, Gruppo comunale di Modica, dipartimento di Protezione civile e Provincia regionale di Ragusa, ha coinvolto 23 associazioni.
La simulazione e gli interventi conseguenti sono serviti per tastare l’efficienza della macchina dell’emergenza e della struttura di coordinamento con il recupero dei feriti e dei dispersi e con le azioni di primo intervento.
Purtroppo, già all’inizio del campo una notizia sconvolgente: la morte, in un incidente stradale, di un volontario di soli diciassette anni.
Antonio Sabellini, presidente dell’A.V.C.M., dichiara: “Come evento formativo è andato abbastanza bene. Ci riteniamo soddisfatti. È stato funestato da un fulmine a ciel sereno, siamo stati combattuti sul da farsi, ma ormai la macchina organizzativa era stata messa in moto e non si poteva fermare. Abbiamo deciso di dedicare l’esercitazione a Giancarlo Greco, Loredana Modica e Sebastiano Schifo, volontario come i genitori”.
Entrando più nel dettaglio Antonio Sabellini descrive le prove effettuate simulando un terremoto del 6 grado della scala Mercalli, un salvataggio presso la miniera di Streppinosa, un incendio, uno sbarco di migranti, tutti scenari nei quali le capacità di coordinamento fra volontari e fra loro e le unità cinofile sono state fondamentali.
In conclusione, la domenica, una celebrazione eucaristica è stata presieduta da don Corrado Lorefice.
Testate le qualità ed i punti deboli, l’accento è stato posto anche sul coordinamento da parte dei funzionari della Protezione Civile, fondamentale per lo svolgimento delle operazioni.
Volgendo lo sguardo ai volontari, ognuno con la sua storia, con le sue motivazioni, con la sua attività, ma accomunati tutti dal desiderio di aiutare il prossimo e di rendersi utili, dedicando il proprio tempo libero al servizio, abbiamo chiesto ad uno di loro di raccontarci la sua esperienza.
Giovanni Provvidenza è sempre vissuto a contatto con il volontariato, figlio di Francesco, il quale ha fondato la sede Anffas di Modica e ne è stato presidente, ha preso i contatti con l’A.V.C.M. tramite l’amicizia del padre con Antonio Sabellini. Gli incontri, i progetti insieme, accompagnati anche dall’iscrizione presso l’associazione di un amico comune, hanno fatto nascere in Giovanni la curiosità di vedere cosa accadesse in quello spazio di realtà locale che si spendeva nel territorio. Da lì l’idea di partecipare al corso di protezione civile ed entrare a pieno titolo fra i volontari dell’A.V.C.M.
La prima volta che ha indossato una divisa, il primo turno in occasione di una gara ciclistica, poi le esperienze in occasione di incendi, gli sbarchi di migranti a Pozzallo, hanno fatto influito sulla determinazione di Giovanni di continuare a far parte della protezione civile e di recarsi, nell’agosto 2010 in Abruzzo per dare una mano ai terremotati.
Questa in sintesi la storia particolare di uno 193 volontari che hanno partecipato all’esercitazione, di uno di coloro che danno il loro contributo per “Tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da catastrofi e da altri eventi calamitosi e diretta a superare l’emergenza”.

Angela Allegria
Giugno 2011
In Il clandestino con permesso di soggiorno

 

Foto di Giuseppe Pappalardo

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