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Stalking a Modica ai danni di una donna albanese
Arresti domiciliari per una donna albanese accusata di stalking nei confronti di una sua connazionale.
Il termine, atto ad indicare il nuovo reato previsto nel codice penale come modificato dal decreto legge 23 febbraio 2009 n. 11 recante “Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori”, deriva dall’inglese “to stalk”, perseguitare, e può essere più facilmente tradotto in italiano come “fare la posta”.
Come si legge nel decreto esso “è riconducibile a un insieme di comportamenti ripetuti e intrusivi di sorveglianza, controllo, ricerca di contatto e comunicazione nei confronti di una vittima, infastidita e/o preoccupata”.
Il primo caso nella provincia di Ragusa è avvenuto a Modica ai danni di una donna albanese importunata ripetutamente da una connazionale la quale più volte seguiva la sua vittima, la pedinava, la fermava per strada anche in presenza del figlioletto di tre anni e prendeva ad ingiuriarla giungendo anche al punto di presentarsi a casa della donna per cercare il contatto violento.
La vittima, unitamente al consorte, aveva sporto denuncia all’autorità giudiziaria già nello scorso marzo ottenendo un provvedimento giudiziario di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese con cui l’arrestata non poteva neppure interagire verbalmente.
Nonostante tale intimidazione la donna non ha smesso di tormentare la compatriota arrivando ad aggredirla fisicamente all’interno di un supermercato sotto lo sguardo incredulo del figlioletto e degli altri cittadini.
Innanzi a questi fatti l’Autorità Giudiziaria di Modica ha disposto e fatto eseguire per mano dei Carabinieri un provvedimento cautelare per “stalking” con il quale le ha imposto gli arresti domiciliari.
Angela Allegria
Novembre 2009
In 30 giorni news