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Una lettera misteriosa svela i segreti della villetta di Lombardo
Novità sulla vicenda Lombardo relative al sequestro, disposto dal Procuratore di Modica Francesco Puleio, della villetta intestata alla moglie Saveria Grosso, sita in contrada Ciriga tra Marina di Marza e Santa Maria del Focallo.
Potrebbe essere tutto iniziato da una lettera anonima inviata alle redazioni dei principali giornali locali, agli organi inquirenti e ad alcuni esponenti delle Istituzioni locali.
La lettera, firmata da “un forestale arrabbiato”, denunciava il presunto abuso edilizio compiuto dalla moglie del governatore siciliano specificando dettagli importanti per lo sviluppo delle indagini.
Ora sorge un dubbio: chi è il vero autore della lettera? Ci potrebbero essere interessi politici dietro tale denuncia in un quadro politico complesso come quello attuale?
Facciamo un passo indietro.
Tutto nasce quando Raffaele Lombardo acquisisce un rudere risalente agli anni ’20 costruito ai tempi ad una distanza di circa 200 metri dal mare. Secondo le dichiarazioni del Presidente non sussistono abusi perché “è stata autorizzata una manutenzione straordinaria già 15 anni fa. Se io 15 anni fa avessi avuto i soldi per ristrutturarla e se entro i tre anni dall’autorizzazione avessi dichiarato l’inizio dei lavori adesso la casa sarebbe più che ristrutturata”.
Ma la situazione non è così semplice.
Dei lavori di Lombardo si è interessata Goletta verde che nel 2008 ha fatto un sopralluogo. Nel dossier Mare nostrum 2008 di Legambiente si legge: “Siamo ad Ispica (Rg) in località Ciriga, contrada Marza. Erano stati autorizzati come lavori di manutenzione straordinaria di un rudere, ma in realtà si voleva costruire il classico appartamento vista mare. I lavori sono stati bloccati il 17 Giugno 2004 dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo che ha poi messo tutto nelle mani alla Procura di Modica. Uno dei tanti casi di abusivismo edilizio che accadono in Sicilia, se non fosse che l’autore dell’abuso in piena regola è Raffaele Lombardo, il neo Governatore della Regione Sicilia. Il Comune di Ispica ha emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori, senza concessione edilizia e all’interno della Riserva Naturale “Pantani della Sicilia S.O.” addirittura sottoposta a vincolo archeologico. Pochi mesi dopo, a settembre 2004 il perito nominato da Raffaele Lombardo ha dato comunicazione dell’inizio dei lavori di demolizione del basamento in muratura, sospendendo ogni attività inerente l’intervento”.
Ma nel 2008, da quanto denuncia Legambiente, il basamento è ancora lì.
Successivamente il Presidente dona alla moglie, Saveria Grosso, la proprietà. E nel giugno 2010 iniziano i lavori di manutenzione straordinaria realizzati dalla ditta Mediterranea Edile di Presti Giuseppe e C. snc di Ragusa. Ma su questi lavori sorgono alcuni dubbi, come quelli esplicitati dalla misteriosa missiva.
Se sia stata questa a portare il Procuratore Puleio a disporre i sigilli non lo sappiamo, in ogni caso la vicenda non è limpida.
“La riapertura di un’indagine che riguarda un intervento di così modeste dimensioni – hanno dichiarato i legali dello studio Scuderi-Motta che assistono Saveria Grosso – che nel corso degli anni ha attraversato il vaglio di innumerevoli procedimenti amministrativi e giurisdizionali che ne hanno confermato la legittimità, compreso quello della Procura della Repubblica che oggi nuovamente procede, riguarda, peraltro, un territorio che per il resto è stato, purtroppo, devastato da gravi fenomeni di abusivismo”.
Ora c’è da chiedersi: la moglie di Lombardo è un’altra abusiva in una zona già martoriata dal fenomeno o la vittima innocente di un complotto politico ai danni del marito?
Angela Allegria e Giorgio Ruta
Novembre 2010
In Il Clandestino con permesso di soggiorno